lunedì 20 dicembre 2010

FIELD TRIAL STAGNO 35 EURO

Questa è la storia di un field trial in cui a seguito di una richiesta di applicazione di una circolare ENCI che stabilisce coma quota massima da richiedere per l'iscrizione un importo massimo di 35 euro chiesta in applicazione al field trial di Udine,molti di noi hanno ritenuto opportuno che la stessa richiesta venisse poi applicata anche a Stagno per il Field organizzato dall'RCI.
Quindi io come tanti altri abbiamo iscritto i cani seguendo quanto richiesto appunto in precedenza, pensando che chi aveva richiesto una tale applicazione poi l'applicasse nel successivo evento.Incredibilmente i nostri cani iscritti per la quota prevista non sono stati inseriti a catalogo e ci è stato confermato anche a seguito di chiarimenti che tale quota non veniva ritenuta valida.
Allora ci si chiede si può intimare ad altri di rispettare le circolari enci e poi per primi disattenderle? evidentemente si, ma allora è lecito anche arrabbiarsi e chiedere chiarimenti,questo non avviene e anzi si alza il muro e si pone chi dissente nella condizione di esclusione da un evento il cui obbiettivo sarebbe avere più cani possibile iscritti.Mi sfugge il senso di tutto ciò,come il senso di commenti fatti da alcuni sulla slealtà di altri,cerchiamo di essere seri,le prove di lavoro in Italia dovrebbero avere come unico obbiettivo l'interesse di tutti e non solo di alcuni,oltre al fatto che i partecipanti che hanno come obbiettivo,crescere e cercare di arrivare su palcoscienici anche e magari più importanti a livello nazionale ed internazionale vorrebbereo che le prove organizzate fossero numerose per partecipanti e aperte a iniziative in cui alcuni decidono anche e magari di prendere parte sia a prove alla francese che all'inglese per fare la giusta esperienza e per accrescere l'esperienza del proprio cane.Chi non capisce questo e configura la cosa come scorretta è un peccato che abbia in mano il nostro futuro.
Un cane da lavoro viene addestrato per diventare campione,per accrescere il livello nazionale di tutti noi e dei nostri cani,per sperare un giorno di imitare tutti i concorrenti Europei e non, che gareggiano a livello internazionale,con un conseguente duro lavoro,ore e ore di addestramento,e io personalmente che mi addestro e conduco il cane in gara con questo obbiettivo sono stufo di sentire queste cazzate che sminuiscono il mio obbiettivo come quello di molti altri e il valore assoluto di tutto il movimento in Italia.E invece una mail a mezzanotte,quindici cani esclusi da una manifestazione senza nemmeno una telefonata per chiedere chiarimenti,una prova alla francese fatta con tredici cani sul ghiaccio,dopo che la prova del giorno prima era stata giustamente annullata causa condizioni metereologiche.Fatico a cogliere il senso compiuto di tutto ciò.

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